Menu

Strumenti

Misure del Lidar


Evoluzione del rapporto di retrodiffusione del lidar a 532 nm rispetto all'altitudine e al tempo il 28 maggio (grafico in alto) e il 3 giugno 1999.
Il 3 giugno la polvere del deserto è stata trasportata a Lampedusa dal Sahara.
Il lidar è stato sviluppato presso l'Università di Roma per misurare i profili di retrodiffusione e depolarizzazione degli aerosol a 532 nm in tutta la troposfera in condizioni diurne. Il sistema è stato aggiornato nel 2002 per espandere l'intervallo di sondaggio verso quote più basse (la portata è ora compresa tra 0,1 e 10 km). Nella sua configurazione attuale è composto da un laser Nd:YAG che emette impulsi polarizzati linearmente a 532 nm con una frequenza di ripetizione di 10 Hz, due telescopi Cassegrain da 100 mm di diametro che raccolgono la radiazione con polarizzazione parallela e ortogonale a quella del raggio laser, e un telescopio rifrattivo da 50 mm di diametro che raccoglie i segnali provenienti dagli strati atmosferici più bassi. I segnali vengono rilevati da fotomoltiplicatori e convertitori veloci da analogico a digitale.
Il lidar è gestito dall'Università di Roma in periodi selezionati, ed è stato utilizzato per studiare le proprietà della polvere sahariana su Lampedusa.
Un lidar Raman a luce diurna a vapore acqueo è stato sviluppato congiuntamente da ENEA e Università di Roma. Si prevede che l'installazione del sistema avvenga nel 2004.

Retrodiffusione e Depolarizzazione del Lidar